L’origine di queste grotte risale a circa 35 milioni di anni fa e si ritiene che la loro origine sia riconducibile a fenomeni tettonici e all’oscillazione del livello della falda idrica.
Le grotte di Pertosa sono considerate una delle più suggestive attrazioni turistiche del sud Italia, soprattutto perchè vengono attraversate da un fiume sotterraneo, il Tanagro o Negro, che consente l’accesso all’interno delle grotte esclusivamente attraverso delle barche in legno guidate dalle guide del Comitato Pro Grotte dell’Angelo.
La visita all’interno delle grotte, quindi, comincia a bordo di queste suggestive barchette e continua attraverso una serie di percorsi che portano il visitatore all’interno delle cosiddette sale, ossia spazi più o meno ampi alternati ai cunicoli in cui è possibile ammirare la suggestiva conformazione delle rocce e la formazione di stalattiti e stalagmiti.
Come dicevamo, quindi, è possibile visitare le grotte attraverso varie tipologie di percorso che si differenziano tra di loro soprattutto per la durata. Il più breve è lungo circa un 1,5 Km, dura circa 40 minuti e prevede che dopo la visita vengano riportati indietro sempre con la barca. Il secondo percorso, invece, è lungo circa 2,5, Km, dura un’ora circa e prevede l’uscita a piedi attraverso il Ramo dei Pipistrelli. Il terzo percorso, invece, è lungo circa 3 Km percorribili in circa un’ora e mezza e prevede il passaggio attraverso la Sorgente e la visita dell’area posta dietro alla piccola cascata, proseguendo poi per il percorso fino all’uscita a piedi.
Oltre a questi tre percorsi dedicati ai turisti sono presenti altri 2 sentieri aperti esclusivamente al personale specializzato ed agli speleologi ed esploratori.