Il problema si sente soprattutto in quelle città prossime a Belgio, Germania e Francia dove ci sono anche “gite” giornaliere per lo spinello libero: in città come Mastricht, per questo motivo, alcuni coffe shop sono stati già chiusi definitivamente. Dalla fine del 2011 il provvedimento chiamato “Pass Weed” farà chiudere i primi coffee shop in altre zone dell’Olanda del sud e poi, dal 2012, in tutto il paese.
Ma Amsterdam e il suo primo cittadino hanno già dichiarato battaglia al provvedimento spiegando che fa parte “della nostra cultura”.
I coffee shop attualmente si riforniscono da canali illegali,: è sbagliato credere che in Olanda cannabis e derivati siano legali, sono invece “tollerati”. Questi particolari negozi non potrebbero avere più di mezzo chilo di droghe leggere per volta, pena la chiusura, questo è uno dei compromessi per la “tolleranza”.
Dopo il “Pass weed” i coffe shop sarebbero riformati: avrebbero un numero massimo di clienti (circa 1500), solo olandesi, iscritti e con una tessera: in pratica diverebbero una sorta di club.
Vedremo se in tutta l’Olanda, anche dove si preannunciano battaglie per non perdere turisti come ad Amsterdam, il governo riuscirà a imporre la sua linea.
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Paolo Maria Addabbo