La prima pietra che segnò l’inizio della costruzione di questa chiesa fu posta l’8 Settembre del 1296 dal cardinale Pietro Valeriano Duraguerra, una costruzione che durò circa 170 anni e che vide la partecipazione di numerosi artisti.
Ad Arnolfo di Cambio fu affidato il compito di dirigere il cantiere, lo stesso architetto e scultore che lavorò alla costruzione della chiesa di Santa Croce e del Palazzo della Signoria. Alla morte di Arnolfo, avvenuta nel 1302, i lavori per la costruzione della chiesa subirono dapprima un rallentamento per poi essere sospesi per un periodo di circa 30 anni.
Successivamente i lavori furono affidati a Giotto che si occupò prevalentemente del campanile. Giotto, tuttavia, morì solo tre anni dopo e da allora i lavori proseguirono sotto la direzione di colui che era stato fino a quel momento l’assistente di Giotto, Andrea Pisano. La direzione dei lavori negli anni seguenti fu affidata prima a Francesco Talenti e poi a Giovanni di Lapo Ghini.
Una volta costruita la chiesa rimase una cavità larga 43 metri che fino a quel momento nessuno si era posto il problema di come andare a coprire. La realizzazione di una cupola che andasse a coprire questa cavità, quindi, fu affidata a Filippo Brunelleschi. Per questa chiesa, tuttavia, Brunelleschi progetto una cupola che presentava un problema. Si trattava, infatti, di una cupola cupoliforme a pianta ottagonale per la cui costruzione sarebbe stato necessario utilizzare una vasta quantità di legname, nonchè travi di dimesioni difficili da reperire.
Brunelleschi, tuttavia, risolse questo problema costruendo una cupola interna di ampio spessore ed una cupola esterna più sottile che aveva la funzione di proteggere la cupola interna dalla pioggia e farla apparire più imponente all’esterno.
Al suo interno la Chiesa di Santa Maria del Fiore si presenta piuttosto spoglia e vuota, sensazione data soprattutto dall’immensa grandezza della struttura. Tra le opere presenti all’interno della chiesa troviamo l’affresco “ritratti di evangelisti” di Paolo Uccello, il monumento funebre a Antonio d’Orso e numerose illustrazioni di personaggi celebri fiorentini quali Dante, raffigurato con “La Divina Commedia” in mano, la statua equestre di John Hawkwood, la statua equestre di Niccolò da Tolentino e i busti di Emilio de Fabris, Antonio Squarcialupi, Arnolfo di Cambio, Giotto, Brunelleschi e Marsilio Ficino.
Per quanto riguarda la cupola, invece, essa fu decorata con l’affresco del “Diluvio Universale” realizzato da Giorgio Vasari e dai suoi collaboratori Federico Zuccari e Domenico Cresti.
La Chiesa è dotata anche di un livello sotterraneo in cui per secoli furono sepolti i vescovi fiorentini e dove si trova anche la tomba di Filippo Brunelleschi.
sono davvero contenta di poter avere visto , nel duomo, il mio antenato Niccolò Mauruzi della Stacciola ritratto da Paolo di Dono detto Uccello, appena potrò verrò di persona a Firenze, per vedere di persona il suo ritratto funebre. comunque è già una goia poter sapere che egli riposa in pace in questa grande chiesa, grande in tutti i sensi, come fu grande lui.Saluti da Fano.Cristina.
bello, ci sono dei disegni sulle 7 campane del campanile di giotto?