La particolare conformazione dello Stagnone ha fatto si che si iniziasse l’estrazione del sale con il metodo dell’evaporazione dell’acqua convogliata in una sorta di laghetti artificiali, attività questa ancora praticata nella zona appunto detta delle Saline.
Dell’originario impianto di pompaggio dell’acqua rimangono i mulini a vento, alcuni recuperati e restaurati, utilizzati in passato anche per macinare il sale. Attrattiva principale della Riserva dello Stagnone sono le isole che compongono un micro arcipelago a poche centinaia di metri dalla riva. Le isole sono Mozia, Isola Lunga, Schola e Santa Maria.
Mozia è stata una colonia fenicia e riveste un ruolo di grande importanza archeologica e culturale. Resti di ville, santuari e manufatti vennero scoperti con gli scavi del 1903 da parte di Joseph Withaker a cui è intestato il museo dell’isola. Tra i reperti più noti la statua del “Giovinetto di Mozia”di fattura greca. Isola Lunga è la più estesa delle quattro e la sua formazione è all’origine della formazione della laguna, è disabitata e vi si trovano dei resti di saline. Schola prende il nome dalla scuola romana di retorica che vi era stata impiantata.
Santa Maria è la più esterna e la più piccola della riserva.
Un dono che il pittoresco Stagnone offre quotidianamente sono i tramonti di indimenticabile intensità e bellezza e dei quali vi mostriamo alcune immagini esclusive.
Gabriele