Sono giunte in questi giorni altre notizie riguardo al tema degli esodati: la prima è che è stata istituita una commissione straordinaria ad hoc; la seconda è relativa alla scadenza del termine per l’invio da parte dei datori di lavoro degli elenchi dei lavoratori licenziati.
Partiamo dalla prima: il Parlamento italiano ha deciso di creare una commissione per valutare oltre alla problematica dei debiti della Pubblica Amministrazione, della variazione al DEF e la destinazione dell’8 per mille, anche la questione degli esodati, esaminando il decreto del Ministero del lavoro.
Punto secondo: le aziende dovevano comunicare i nominativi al Ministero del lavoro entro il 31 marzo, ma poichè questa data cadeva di domenica, il tutto è stato rinviato al 2 aprile. In questi elenchi devono essere indicati i nominativi delle persone interessate dal secondo provvedimento di salvaguardia per l’accesso alla pensione in base alle previgenti regole e redatti nel modello “Format elenco lavoratori esodati salvaguardati”.
Il decreto del ministro Fornero ha specificato che sono 40mila i licenziamenti avvenuti sulla base di accordi governativi e che prevedono la collocazione in mobilità finalizzata al raggiungimento dei requisiti pensionistici. Altri 1,6 mila sono quelli che al 4 dicembre 2011 non erano a carico di fondi di solidarietà di settore; 7,4 mila sono gli esodati autorizzati alla prosecuzione volontaria dei contributi e gli ultimi 6mila quelli che hanno risolto il rapporto entro il 31 dicembre 2011 in base ad accordi personali o collettivi.
La palla passa poi all’Inps, che stilerà una graduatoria delle domande di pensione in base ai criteri anteriori alla riforma, previo invio dell’elenco entro il 2 aprile.