Sconfitta dall’Uruguay per 1-0, eliminata nella fase a gironi, Prandelli e Abete che si dimettono e il gruppo che si spacca con Buffon e De Rossi che tirano in causa, indirettamente ma non tanto, l’atteggiamento di Balotelli come giovane che si è dimostrato inconcludente e poco capace di fare gruppo. L’Italia è uscita meritatamente ed è stata un disastro. Quasi mai un tiro in porta, squadra noiosa e gioco cervellotico e inconcludente. Prandelli si è preso le responsabilità sul progetto tecnico e si è dimesso, mostrandosi coerente e fallimentare nella sua esperienza a questi mondiali deludenti dell’Italia.
L’arbitro non ha aiutato l’Italia, nelle partite precedenti c’è stato il caldo, ma la verità è che la nazionale non poteva andare avanti con i pareggi e l’assenza di un gioco offensivo di un certo rilievo. Una squadra rinunciataria che dopo la vittoria della prima partita contro l’Inghilterra ha forse pensato di avere già la qualificazione in tasca e non ha più giocato. Ora siamo all’anno zero. Servirà un nuovo allenatore, ci sarà un nuovo presidente di lega e anche giocatori più motivati.
Nella partita di ieri ha fatto discutere anche il morso che Suarez ha dato Chiellini e che l’arbitro non ha visto. Si era sullo 0-0 e l’espulsione di Suarez poteva cambiare la situazione. I giornali di tutto il mondo riportano la notizia del morso di Suarez perché non è la prima volta che il giocatore si esibisce in questa sua specialità. E siccome pensiamo che i vampiri non esistono e sono una categoria utile per le saghe holliwoodyane, probabilmente il giocatore dell’Uruguay avrebbe bisogno di uno psicologo per capire l’origine di questo atteggiamento imbarazzante e sospetto che fa sia ridere sia arrabbiare chi guarda le partite. Ai tempi dell’Ajax Suarez è stato squalificato per sette giornate dopo un morso dato a un avversario. Al Liverpool ha avuto una squalifica per dieci giornate per lo stesso gesto. E ora l’assetato di sangue e sotto inchiesta da parte della Fifa. Non è stato espulso, ma una squalifica dovrebbe essere decisa a meno che non si legalizzi il vampirismo nel calcio.