Zaia ha anche lanciato un invito: “Brindiamo italiano anche a Capodanno: diamo una mano alle nostre imprese e alla nostra economia acquistando vini di grande pregio e qualità, ognuno dei quali racconta, in un bicchiere, la storia e la tradizione di un territorio“.
Secondo quanto dichiarato da Coldiretti e da Cia (la Confederazione italiana agricoltori), per queste festività natalizie cibo e bevande nazionali hanno avuto la meglio su quelli stranieri e lo spumante “made in italy” non ha risentito alcun segno di crisi.
Con una crescita del 3,2 per cento rispetto al 2008 saranno ben 90 milioni le bottiglie che si stapperanno tra Natale, Capodanno ed Epifania, delle quali 8 su 10 nazionali, e si spenderanno per brindare circa 820 milioni di euro.
E le nostre “bollicine” si stanno sempre più affermando sui mercati internazionali, con 170 milioni di bottiglie siamo i secondi esportatori dopo la Francia. I principali consumatori del nostro spumante sono gli statunitensi e i tedeschi, mentre si stanno ottenendo forti incrementi in Giappone, Russia, e Gran Bretagna, conquistando spazi ai danni dei francesi.
Il 60 per cento delle bottiglie di spumante verrà stappato nelle case degli italiani, che preferiscono lo spumante dolce (57 per cento), seguito da quelli secchi e brut e dallo champagne. E questo conferma che l’ottimo rapporto qualità-prezzo delle nostre produzioni continua ad essere una formidabile arma vincente, visto i consensi che esse stanno registrando.
E’ dunque un momento di gloria per lo spumante italiano.