In una prova non brillante, ma certamente di carattere, si possono già trarre alcune considerazioni per il secondo impegno del girone contro la Nuova Zelanda. Nel primo tempo la squadra è apparsa bloccata, soprattutto a centrocampo, dove la presenza di Marchisio non ha dato quel dinamismo di gioco indispensabile per creare occasioni da rete per gli attaccanti. La squadra sudamericana ha impostato la partita sul contenimento difensivo ed ha sfruttato un’ingenuità difensiva per portarsi in vantaggio con un colpo di testa del difensore Alcaraz su cross da calcio piazzato.
L’Italia non mostrava una reazione incisiva, causa anche la pioggia che rendeva il terreno di gioco pesante. Nel secondo tempo Marchetti prendeva il posto di un infortunato Buffon, Camoranensi sostituiva Marchisio e Di Natale un anonimo Gilardino. Proprio gli ultimi due innesti davano vivacità all’undici azzurro, creando spazi sulla fascia per un instancabile Pepe e maggiore libertà d’azione per le impostazioni di Montolivo.
Nonostante comunque questo nuovo atteggiamento, l’1-1 arrivava grazie ad un goal di De Rossi che sfruttava un’uscita a vuoto del portiere paraguaiano su calcio d’angolo di Pepe.Tutti aspettavamo un esordio più convincente, tenendo anche conto del valore modesto degli avversari, ma Marcello Lippi può tirare un sospiro di sollievo in attesa dei prossimi incontri di qualificazione.