La potenzialità di internet di diffondere informazioni va spesso di pari passo con notizie false e bufale, diventate quasi una consuetudine. Ma adesso le cose stanno per cambiare, almeno secondo Pedro Pinto, ricercatore del Politecnico Federale di Losanna che sostiene di aver trovato l’algoritmo che identifica la fonte di qualsiasi notizia, seria o futile che sia e identificarne in ogni caso la veridicità. Insomma, secondo quanto riportato dalla Physical Review Letters, chiunque potrà arrivare a decifrare la notizia fonte e a chi l’ha diffusa con pochi, semplici passi a ritroso.
In realtà l’algoritmo sarebbe utile per poter individuare anche virus informatici, cyber-crimini o addirittura fonti di epidemie.
Gli epidemiologi molto spesso si trovano di fronte alla necessità di risalire alla fonte di una malattia, pur avendo poche informazioni a disposizione su cui ne è affetto e chi no. Il rivoluzionario algoritmo di Pinto offrirebbe la possibilità di poter identificare, e con pochissimi dati a disposizione, ad esempio la fonte primaria di una malattia infettiva, come il colera. In tal senso l’esperimento è già stato condotto in Sudafrica per poter trovare il punto da dove hanno avuto origine i primi casi.
L’algoritmo Pinto, che si basa praticamente sullo stesso principio utilizzato per localizzare la posizione di un cellulare attraverso le antenne, potrebbe essere utilizzato anche per poter identificare le cellule terroristiche. Si tratterebbe in effetti di una scoperta non poco importante che ovviamente ha destato soprattutto l’attenzione di quanti utilizzano i social network, in particolare Facebook e Twitter, dove, si sa, le informazioni tendono ad essere notevolmente alterate.