Continua a tenere banco in tutta Europa il caso delle sigarette elettroniche. Un prodotto che per alcuni è considerato come una sorta di farmaco in grado di far smettere di fumare, ma in realtà dai vari approfondimenti è emerso che solo una minima parte dei fumatori riesce a smettere grazie alle sigarette elettroniche.
L’Italia si sta battendo per farsì che tale prodotto non venga venduto solo in farmacia, come invece ha indirizzato l’ Unione Europea. Inoltre di recente sono state scoperte sigarette elettroniche con metalli pesanti, il che evidenzia ancor di più come tale prodotto non sia del tutto salutare, insomma non può essere incluso tra tutti quei prodotti o farmaci che hanno la funzione di far smettere di fumare.
C’è ancora incertezza sull’effettiva utilità di queste sigarette elettroniche, un prodotto che ha avuto un boom di vendite incredibile nell’ultimo anno, ma che non può essere effettivamente considerato salutare. Il ministro della salute Beatrice Lorenzin si sta battendo affinché le sigarette elettroniche non siano considerate come un farmaco e quindi vendibili poi esclusivamente in farmacia. Mentre insomma in Gran Bretagna tale prodotto si annovera tra quelli efficaci per smettere di fumare, in Italia non si vuole arrivare a questo punto.
Sigarette elettroniche nessun dato sulla sicurezza, è questo insomma che preoccupa maggiormente gli esperti del settore. Se non sussiste alcuna certezza sull’effettiva efficacia di queste e-cig, che molti considerano salutari, ma che non è assolutamente così. Considerare quindi le sigarette elettroniche come un farmaco è sbagliatissimo per il ministro della salute italiana e a tal proposito non possono essere vendute solo in farmacia.