Dentro l’uovo di Pasqua la Banca Popolare di Bari ha trovato, in anticipo rispetto alla festività pasquale, una bella notizia, visto che il Cda ha dato l’ok al progetto di bilancio del 2017. Un esercizio, quello relativo al 2017, in cui l’hanno fatta da padrone i vari obiettivi a livello industriale del Gruppo, che si è concentrato sul rafforzare le proprie sinergie, soprattutto dopo l’incorporazione di Banca Tercas e Banca Caripe di metà 2016.
Ebbene, lo stesso Gruppo ha previsto diverse operazioni importanti per il 2018. Anche in virtù di una buona situazione finanziaria e patrimoniale. La posizione di liquidità, infatti, si mantiene costante, come viene rilevato anche dai due indicatori principali, ovvero Lcr e Snfr. Entrambi, infatti, sono rimasti al di sopra della quota regolamentare del 100, rispettivamente al 190 e 111%.
Per quanto concerne i dati reddituali, invece, il margine di intermediazione subisce un ribasso dell’1,4%. Tale situazione è chiaramente legata ad un più basso livello che ha caratterizzato i tassi di interesse, rispetto invece ad un aumento importante riscontrato dalle commissioni nette, pari al 12%.
I costi operativi subiscono un calo del 6,3%, scendendo a 319,8 milioni di euro: la ragione è in parte derivante dalle ultime operazioni di razionalizzazione che sono state portate avanti negli ultimi tempi. Il risultato netto consolidato dello scorso anno, quindi, ha toccato 1 milione di euro, in confronto ai 5,2 milioni di euro. Pesa su questo dato, però, una rettifica di avviamenti per 18,5 milioni di euro. Senza quest’ultima, infatti, il risultato netto avrebbe toccato i 13,4 milioni di euro.
Il Gruppo Banca Popolare di Bari comprende anche la Cassa di Risparmio di Orvieto, BpBroker e la Popolare di Bari Corporate Finance. Al 31 dicembre poteva contare su ben 353 filiali in tutta la penisola italiana, dislocate in tredici differenti regioni. Per quanto riguarda il numero dei dipendenti totale, questo si aggira intorno alle 3062 persone.