Nei Musei Capitolini si trovano testimonianze di questo, infatti in un menu dell’epoca troviamo menzionati pullum (pollo), piscem (pesce) e perna, cioè prosciutto. Ne erano molto ghiotti soprattutto i popoli Longobardi, favoriti anche dalla facile reperibilità del sale, che potevano estrarre direttamente dalle saline, per poi mantenere la carne.
Il Prosciutto di Parma viene tagliato con la cosiddetta forma a coscia di pollo, e la parte del taglio dall’animale viene protetta da un sottile strato di sugna costituito da un impasto di grasso animale e sale e, eventualmente, pepe e farina di riso.
Tutto il resto è ricoperto con la cotenna, sulla quale c’è impresso a fuoco il marchio della corona ducale a cinque punte. Affettato, il prosciutto di Parma si presenta di un bel colore rosa con un bordo di grasso, il profumo è dolce e delicato. Il gusto è dolce e delicato, morbido e setoso.
Il Prosciutto di Parma si può gustare da solo oppure assieme a pane, melone, fichi o frutti esotici.
Al Prosciutto di Parma si accompagnano bene sia vini rossi che bianchi.
L’originalità è data dal marchio a fuoco della corona ducale a cinque punte che si trova anche sulle confezioni di Prosciutto di Parma pre-affettato.