Si racconta infatti che la sua prima apparizione la fece nel 1511 a Mirandola: quando la cittadina venne assediata dalle milizie di Papa Giulio II, gli abitanti del posto, dovendo nascondere la carne di maiale, iniziarono ad insaccarla nella cotenna del maiale, dando vita al Cotechino, un’idea ingegnosa che ancora oggi è sulle nostre tavole.
Già nel 1800 il Cotechino si era diffuso in larga scala in tutta Italia divenendo un alimento molto pregiato.
Il Cotechino è un salume che è un insieme di carni suine, muscolatura striata, grasso suino, cotenna e spezie, ha forma cilindrica, colore roseo tendente al rosso e per essere perfetto deve essere facilmente affettabile e le fette devono rimanere compatte.
Il Cotechino viene venduto fresco, dopo un apposito asciugamento, o cotto.
Ovviamente quello fresco deve essere mangiato dopo una lunga cottura. Il Cotechino si abbina benissimo con i bolliti, salsa verde per esempio, o con i legumi in genere come per esempio con lenticchie e fagioli, ma si consuma anche con contorni a base di purea di patate o verdure cotte.
L’originalità del cotechino è data dalla presenza sulle confezioni di un tassello rettangolare che contiene il marchio consorzio, il nome del prodotto, il logo Igp e la relativa autorizzazione ministeriale.