Al centro dell’incontro con i giornalisti c’è la soluzione contrattuale del conduttore di Annozero con la Rai e l’inizio della sua trattativa per andarsene dall’azienda di Stato.
“L’unica scelta è tra Annozero o un accordo. Non starò due anni chiuso in una stanza ad aspettare”, ha detto Santoro che si dichiara pronto a lasciare il mandato ad aprile/maggio dell’anno prossimo qualora Paolo Galimberti, presidente della Rai, ed il consiglio d’amministrazione del servizio pubblico scelgano di non mandare in onda la trasmissione che conduce e di cui è autore. Ma la scelta di lasciare o meno viale Mazzini, spiega chiaramente alla stampa, dipenderà esclusivamente da ciò che deciderà l’azienda.
Più di una volta Santoro ha utilizzato un tono forte e la sala ha rumoreggiato ora con qualche fischio, ora con applausi. Uno di questi momenti è stato quando il conduttore ha detto che la sinistra è pronta ad alzare il vessillo dell’esclusiva ogni qual volta lui cerca di far nascere qualcosa di nuovo. Poi ha spostato l’attenzione sui compensi dei conduttori del servizio pubblico, dimostrandosi favorevolissimo alla loro pubblicazione.
In questo modo “ne vedremo delle belle…anche sulle consulenze!”, ha detto, e poi ha aggiunto che, a conti fatti, dal’88 ad oggi i soldi da lui guadagnati in Rai sono scarsamente proporzionali a quelli che l’azienda ha guadagnato grazie al suo lavoro.
Un po’ di tensione e di difficoltà quanto il giornalista Luca Telese ha chiesto senza mezzi termini a Liofredi se voglia o meno Santoro in azienda e questi ha risposto che non è lui la persona più adatta ad affrontare il problema Santoro.
Mentre già si vocifera che nei palinsesti autunnali, Annozero non compaia da nessuna parte.