Giornate piuttosto intense per la nostra politica italiana e a tenere banco sono soprattutto le primarie del centrosinistra. Ancora non sono arrivati i dati ufficiali, non sono state visionate tutte le schede, ma ciò che resta più che ovvio è la lotta tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Sono loro i due leader del centrosinistra che si contenderanno la candidatura per la corsa a Palazzo Chigi.
La seconda manche delle primarie del centrosinistra avrà quindi luogo il 2 dicemnbre con il ballottaggio tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Al momento i risultati primarie del centrosinistra vedono una preferenza del 44,6 % per Bersani e del 36,9% per Renzi. Nulla però è ancora deciso, i due candidati del centrosinistra si giocheranno tutto nel ballottaggio del 2 dicembre.
Quello che ha non poco stupito di questi risultati primarie del centrosinistra è la vittoria di Renzi agguantata nelle Marche, zona considerata da sempre “rossa”, quindi estrema sinistra. Un cambiamento sostanziale sta per avvenire, anche se Matteo Renzi a riguardo è un po’ più scettico. Il punto è che i risultati primarie del centrosinistra hanno evidenziato un 14,4 % per Nichi Vendola, quindi saranno in modo particolare i sostenitori di quest’ultimo a designare il leader del centrosinista che lotterà per le prossime elezioni.
Secondo Matteo Renzi è scontato che i voti di Vendola siano poi trasferiti tutti a Bersani, insomma il sindaco di Firenze sembra partire in svantaggio per il ballottaggio del 2 dicembre, ma nulla è al momento definito. Intanto ha parlato anche Silvio Berlusconi, l’ex premier spera che a vincere sia proprio Matteo Renzi. Silvio Berlusconi non si candida, ma ha sempre dimostrato una spiccata simpatia proprio per il sindaco di Firenze.