E’ tempo di riforme per il nostro governo, indispensabili per tentare di far respirare il nostro Paese, fin troppo affossato dalla crisi economica. Dopo la riforma del lavoro 2012, che ha causato non poco scompiglio nel mondo lavorativo, nuove tasse arrivano per gli italiani riguardo la riforma del catasto 2012.
Questa consiste nel pareggiare i valori degli immobili a quelli del mercato, arrivando in questo modo ad aumentare le rendite da tassare. In realtà gli aumenti non sarebbero però effettivi, in quanto si cercherà di compensarli attraverso aliquote, detrazioni e deduzioni.
Questo quanto prevede nel dettaglio la riforma del catasto 2012: ” l’adeguamento ai valori medi espressi dal mercato nel triennio precedente all’entrata in vigore delle nuove disposizioni, la revisione delle destinazioni d’uso tenendo conto delle mutate condizioni economiche e sociali e delle diverse utilizzazioni degli immobili, la determinazione del valore patrimoniale medio e della rendita media ordinaria.” Cambia con la riforma del catasto 2012 il valore patrimoniale che non sarà più misurabile tenendo presente i vani del proprio immobile, ma si punterà sui metri quadrati.
Saranno poi realizzate delle funzioni statistiche che avranno il compito di stabilire la relazione tra il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie. Prametri che: ” dovranno essere valutati per ciascuna destinazione catastale e per ciascun ambito territoriale.” Di questa riforma del catasto 2012 se ne dovranno occupare soprattutto l’Agenzia del Territorio e vari Comuni, con una collaborazione stretta al fine di aggiornare i cittadini sui vari cambiamenti che a quanto pare non riguardano solo la modalità di pagamento IMU 2012.