Se c’è una cosa sulla quale Renzi non transige, sono le ferie della magistratura: devono essere accorciate per accelerare lo smaltimento dei processi arretrati. Eppure molti punti della riforma della giustizia sono ancora da discutere e non si esclude un nuovo patto con Berlusconi.
La riforma della giustizia, proposta dal Governo Renzi, è stata ordinata per punti come tutti i cambiamenti che il premier vuole sottoporre all’Italia, eppure c’è qualcosa che non torna. Il fatto è che la politica temporeggia e la Destra, in particolare Berlusconi, si sono fatti sotto per pressare il premier sull’elezione dei membri del Csm e della Consulta. Si pensa quindi di essere di fronte ad un Nazareno bis.
Il presidente Napolitano sta chiedendo l’elezione urgente dei membri del Csm e della Consulta. L’ex premier Berlusconi, da Palazzo Grazioli, spiega che non metterà i bastoni tra le ruote a Renzi e questo fa pensare che sia già stato intavolato un accordo, un Nazareno bis per la riforma della giustizia. L’accordo vero e proprio però, è rimandato al 15 settembre.
Sta emergendo intanto con grande forza la figura di Denis Verdini che lo stesso Berlusconi considera un vicepremier. Verdini che si è occupato dell’Italicum, è pronto per occuparsi anche della sistemazione del dossier giustizia.
Berlusconi, riguardo le nomine per la Corte Costituzionale, ha proposto di nomi di Violante e Catricalà, uno politico e l’altro tecnico. Personaggi che potrebbero essere accettati anche dal Pd senza fare ai Democratici nessun regalo. Quello che non piace al Cavaliere, invece, è la candidatura di Brutti al posto di Vietti come vice presidente del Csm. Brutti è considerato un comunista e non farebbe che portare alla ribalta le famigerate “toghe rosse” di berlusconiana memoria.
Per ora, comunque, ci sono soltanto numerose supposizioni e si dovrà attendere l’incontro Renzi-Berlusconi per avere novità sull’evoluzione della riforma della giustizia. Il Cavaliere però, ripete ancora che dirà più “sì” possibile. Nozze in vista?