Ancora polemiche sulla riforma del Senato proposta dal governo Renzi. Per il Presidente del Consiglio la riforma va fatta, ma si aprono diversi fronti sia esterni sia interni che ne minano la realizzazione. A parte i senatori che vogliono essere riconfermati, ci sono altre posizioni contro che potrebbere rendere difficile il percorso.
Ieri Renzi ha risposta in modo deciso a Brunetta e a Forza Italia affermando che la riforma si farà anche senza il loro appoggio. Forza Italia ha detto che il loro appoggio dipende dall’approvazione dell’Italicum e che Renzi non ha rispettato il patto. Il Presidente del Consiglio ha quindi risposto che va avanti verso la riforma costituzionale del Senato da trasformare in rappresentanza degli enti locali come i comuni e le regioni.
Ora si apre anche un fronte interno con Vannino Chiti che ha proposto una riforma costituzionale del Senato che ne mantiene l’eleggibilità dei rappresentanti. Una proposta che è in contrasto con quella del governo. La minoranza del Pd potrebbe quindi creare un asse in parlamento con il Movimento 5 Stelle. I parlamentari della maggioranza del Pd hanno chiesto di ritirare la proposta e di fare emendamenti alla riforma.
La riforma del Senato, tra chi propone di abolirlo e chi di mantenerlo, è difficile e non è sicuro che Renzi riesca a farla. Con l’appoggio della maggioranza il governo procede e questa potrebbe essere una partita difficile.
Da Forza Italia si teme forse che il governo porti a casa queso risultato prima delle elezioni europee. Un successo che potrebbe aumentare i voti del Pd ed essere un bello sponsor di un partito che fa e che decide.