Che fine ha fatto quel Beppe Grillo che chiedeva di bombardare il Parlamento? Quello che voleva eliminare le istituzioni così come li conosciamo? Il Movimento 5 Stelle che voleva uscire dall’Europa? Frasi a effetto del leader del Movimento 5 Stelle dette prima di entrare nelle stanze dove si decide. E ora? Qualcosa sembra essere cambiato. Contrari all’eliminazione del Senato, pronti ad arrivare in Europa e a governare.
L’affermazione di Gianroberto Casaleggio è eloquente sulla maturazione del Movimento 5 Stelle. Il guru ha detto di essere pronto, in caso di vittoria alle elezioni europee, a chiedere un nuovo Presidente della Repubblica e nuove elezioni. E anche un parlamentare del Movimento 5 Stelle come Giarrusso ha affermato che il movimento è cresciuto e che ora si sente pronto a governare.
Certo governare da soli, senza nessuno. Dopo il risultato eccezionale delle ultime elezioni politiche, c’è chi accusa il M5S di avere sprecato i voti, visto il loro voto contrario e quasi mai costruttivo che hanno mostrato nell’attività politica. Il potere sembra iniziare a piacere al M5S. Il Parlamento non è più da abbattere e il Senato è da mantenere. Sulle provincie lo stesso discorso, voto contrario all’abolizione. E gli sprechi, i costi e l’eccessiva pesantezza delle istituzioni? Per ora il momento il M5S non sembra parlarne. La loro sembra una critica a priori.
Beppe Grillo continua la sua campagna elettorale nelle piazze. Il suo stile da ex comico, o ancora comico, riempie le piazze e ora fa pensare ora diverte le persone. In Europa si tema il populismo e l’incapacità di dialogo mostrata dal Movimento e l’Italia rischia di rimanere schiava di partiti caratterizzati più dal carisma del leader che dalla democraticità interna e dalla dialettica costruttiva.