È buona norma, quando si manda online un prodotto audiovisivo, accertarsi della possibilità di utilizzare immagini e musica messi insieme con il montaggio. Perché è vero che il film che viene fuori potrebbe essere un capolavoro ma si dà il caso che esista anche il diritto d’autore e vada rispettato. Ecco cosa è successo al M5S.
Il Movimento Cinque Stelle è impegnato nella campagna di raccolta di firme per il referendum No Euro, un referendum con il quale si chiede ai cittadini di sostenere, almeno esprimendo una loro posizione a riguardo, l’uscita dell’Italia dalla moneta unica.
Oltre ai banchetti per la raccolta delle firme, la campagna del Movimento Cinque Stelle, si sviluppa anche online ed è stato pubblicato di recente un video, ancora visibile sul sito del Corriere, in cui chi si è occupato di regia e montaggio, ha pensato d’inserire un brano di Einaudi. Pochi secondi che però hanno mandato in bestia il pianista che dalla sua pagina Facebook ha reagito in modo deciso a quest’uso poco corretto delle sue opere.
Questo è il video e queste le parole di Einaudi:
In questi giorni è stato divulgato un video di propaganda politica contenente uno dei brani più noti di Ludovico Einaudi.
Si vuole rendere noto che il Maestro Einaudi non ha mai autorizzato né intende autorizzare l’uso di sue musiche all’interno di spot o filmati di qualsiasi natura politica o propagandistica.
Il video che sta circolando in questi giorni sul web ha utilizzato il brano in modo illegittimo senza interpellare né l’artista né i detentori dei diritti.
Per questo motivo è stata richiesta la rimozione del brano dal filmato.
– staff –
Ci sarebbe da chiedersi perché chi realizza spot, soprattutto quando il tema è politicamente “scottante”, non si preoccupa di usare musica libera da diritti d’autore, in copyleft, ad esempio quella presente su Soundcloud.