Il premier Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Milano per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile. Stamattina gli è stato notificato un invito a comparire dalla Procura di Milano. Tra le date possibili indicate dai magistrati milanesi ci sono quelle del 21, 22 e 23 gennaio. Berlusconi sarebbe indagato dal 21 dicembre 2010.
Al premier viene contestata la presunta relazione con Ruby Rubacuori, la ragazza di origine marocchina che avrebbe più volte incontrato il presidente del Consiglio. Incontri che sarebbero avvenuti quando la ragazza era ancora minorenne. Berlusconi, secondo una nota diffusa dalla procura della Repubblica di Milano, avrebbe avuto rapporti sessuali con la giovane Ruby dal febbraio al maggio 2010, ad Arcore.
A Berlusconi viene inoltre contestato il reato di concussione per la telefonata fatta, nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi, in questura per chiedere che Ruby – fermata con l’accusa di furto – venisse affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti.
Accusati di induzione e favoreggiamento aggravato della prostituzione, in concorso con il consigliere regionale lombardo Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora. A tutti e tre è stato notificato un avviso di garanzia.
Serena Marotta
Al premier viene contestata la presunta relazione con Ruby Rubacuori, la ragazza di origine marocchina che avrebbe più volte incontrato il presidente del Consiglio. Incontri che sarebbero avvenuti quando la ragazza era ancora minorenne. Berlusconi, secondo una nota diffusa dalla procura della Repubblica di Milano, avrebbe avuto rapporti sessuali con la giovane Ruby dal febbraio al maggio 2010, ad Arcore.
A Berlusconi viene inoltre contestato il reato di concussione per la telefonata fatta, nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi, in questura per chiedere che Ruby – fermata con l’accusa di furto – venisse affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti.
Accusati di induzione e favoreggiamento aggravato della prostituzione, in concorso con il consigliere regionale lombardo Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora. A tutti e tre è stato notificato un avviso di garanzia.
Serena Marotta