Sono sempre più evidenti le difficoltà del PD, ma nonostante ciò Bersani continua ad essere della sua idea e non dà alcuno spazio al classico governissimo di cui si è tanto parlato in questi ultimi giorni.
Bersani insiste sul governo di minoranza, non vede insomma altre alternative, ha chiesto ad M5S e al Pdl di poter dar vita al governo, ma loro hanno candidamente rifiutato, portando avanti un braccio di ferro considerato più che inutile.
Bersani però ha le idee piuttosto chiare, bisogna insomma puntare su un governo di minoranza come accadde nel 1976, anno tra l’altro citato anche dallo stesso Napolitano in cui si riuscì ad avviare un compromesso storico, c’era insomma chi governava e chi consentiva tranquillamente di farlo. Il punto principale di Bersani è quello di dar vita ad un cambiamento e di non fossilizzarsi e questo governo di minoranza è una forma di riconoscimento reciproco. Bersani insiste sul governo di minoranza, per lui è importante affidarsi a questa forma di riconoscimento reciproco, non ha senso un govenro in cui ci siano al potere lui e Gasparri, non è insomma di questo che l’Italia, sempre secondo Bersani, ha bisogno.
Inoltre il leader del PD è pronto a fare un passo indietro qualora non venisse accettata questa sua proposta, sta lottando per il bene del Paese, ma se non c’è altro modo per poter continuare sarà disposto a lasciar perdere. Qualche dubbio arriva anche dalla possibilità delle elezioni anticipate, in questo caso Bersani non sa se avrà di nuovo la forza di ricandidarsi. Tutto poi andrebbe nelle mani di Renzi, il sindaco di Firenze ha sì appoggiato Bersani, ma ha anche le sue idee diverse. Renzi accordo con Pdl o voto, il pensiero del sindaco di Firenze è più che chiaro, ora bisogna capire se Bersani riuscirà ad ottenere questo governo di minoranza.