Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha affermato che il rapporto con Silvio Berlusconi sulle riforme sarebbe continuato anche nel caso in cui il leader di Forza Italia fosse stato condannato. Per il caso Ruby in primo grado era stata decisa una condanna a sette anni per Silvio Berlusconi che in appello è caduta. Con il fatto che non sussiste, non c’è dubbio che questo sia un elemento che rinforza la posizione di Renzi e il rapporto con Berlusconi.
In Forza Italia si guarda avanti e Berlusconi si sente più leggero e soddisfatto. Ora può pensare al futuro, quando si dovrà scontrare e non solo confrontare con Renzi, ma al momento rimane in un certo senso sotto la sua ala protettiva. Per Forza Italia ci sono da affrontare diverse questioni, da quella interna relativa a Fitto, a quella esterna che concerne il rapporto con il Nuovocentrodestra, a quella che si riferisce alla necessità di riconquistare un consenso che alle ultime elezioni europee è sceso di molto. Per la questione di Fitto che chiede le primarie c’è da considerare la leadership di Forza Italia e vedere se Berlusconi è ancora in grado di tenere.
Il Presidente del Consiglio Renzi è sempre più rafforzato nella sua posizione e quindi può continuare con le sfide della riforma del Senato e della riforma della legge elettorale. Gli alleati interni ed esterni al governo sembrano coesi e forse c’è da fare soprattutto i conti con l’opposizione interna al Partito democratico, che non è d’accordo in molti elementi sulla riforma del Senato. Questa è fondamentale per poi arrivare alla legge elettorale e Renzi non vuole rallentare.