Oggetto dell’articolo di oggi è il lavoro occasionale pagato con i voucher Inps, che di recente ha istituito la banca dati dei buoni lavoro. Tramite la circolare del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali n. 4 del 18 gennaio 2013, si mette in luce l’utilizzo dei voucher per il pagamento del lavoro occasionale, ponendo particolare attenzione sulle nuove caratteristiche dei buoni lavoro. Essi devono essere numerati progressivamente e datati, devono essere utilizzati non oltre i 30 giorni dalla data del loro acquisto e ricordiamo che da poco sono acquistabili anche in tabaccheria.
Il lavoro occasionale accessorio rimane tale finché sussiste il limite economico di 5.000 euro che il lavoratore accessorio può recepire nel corso dell’anno solare, indipendentemente dal numero dei committenti; se quest’ultimi sono imprenditori commerciali o professionisti, le attività lavorative possono essere svolte a favore di ciascun committente per compensi non superiori a 2.000 euro.
Passando al settore agricolo, i voucher possono essere usati per un massimo di 5 mila euro solo se il lavoro è svolto da pensionati o giovani studenti, mentre non viene applicato per questo particolare settore il limite di 2 mila euro previsto in relazione alle prestazioni rese nei confronti degli imprenditori e professionisti come sopra.
Se si viola la legge, vale a dire se si supera il limite di compenso di 5mila euro, o se i voucher vengono utilizzati oltre i 30 giorni dall’acquisto, il rapporto di lavoro accessorio si trasforma in rapporto di natura subordinata a tempo indeterminato, e verranno applicate le relative sanzioni civili e amministrative.