Negli Stati Uniti, alcuni ricercatori dell’Università di Drexel a Philadelphia, hanno condotto uno studio sulle terapie proposte da bambini affetti dalla sindrome dell’autismo, d è emerso che la maggior parte di loro ossia ben il 64%, vengono”curati” tramite sostanze psicotrope.
Pubblicato recentemente sulla rivista Pediatrics, lo studio ha preso in esame 33.565 bambini tra il 2001 e il 2009, dei quali oltre il 33% dei minori che hanno dai 2 e i 10 anni, e il 10% dei bimbi con meno di anno vengono trattati con psicofarmaci, anche se quelli che usufruiscono di più di tale terapia sono i bambini con più di 11 anni.
La ricerca Americana afferma chiaramente che l’assunzione di queste sostanze psicotrope non è in nessun modo una cura – essendo l’autismo una sindrome non vi è cura – e che ci sono pochissimi elementi per dimostrare che questi agenti chimici possono intervenire positivamente sul miglioramento dei piccoli pazienti, ma vengono spesso prescritti come terapia standard, anche se hanno solo la capacità di limitare la sintomatologia del paziente, e solo per brevi periodi di tempo. Maurizio Bonati, responsabile del dipartimento di Salute Pubblica dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, ci dice che in Italia la situazione è migliore rispetto a quella degli Stati Uniti, in quanto “solo” il 17% dei bambiniautistici viene sottoposto a trattamenti psicotropi, e i trattamenti più consigliati ed efficaci rimangonoquelli cognitivo- comportamentali: il Teach, l’Aba (Applied Behavior analisys) e l’Early Start Denver Mode.
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