Tasso di evasione fiscale alto

Il Ministero delle finanze ha rilevato un tasso di evasione fiscale alto soprattutto tra professionisti e autonomi. A riguardo ha pubblicato delle statistiche sulle dichiarazioni dei redditi di società di persone, persone fisiche titolari di partita Iva ed enti non commerciali.

Alcuni dati: le persone fisiche dichiarano un reddito medio pari a 28mila euro, le società di persone 38.400 e le società di persone 32.000. Il reddito medio dichiarato più elevato si è registrato nel settore delle attività professionali, seguito dal settore delle attività manifatturiere e dal settore dei servizi.

Casi eclatanti non mancano di certo: ad esempio il gestore di bar che dichiara 17.000 euro annui, il gioielliere 17.300, il tassista 15.600 euro. Cifre ovviamente irreali e che fanno notare che la categoria dei cosiddetti “furbetti” non è per nulla estinta.

Tra i controlli fiscali, la Finanza ha stilato un documento che fornisce delle linee guida sui controlli. In particolare, i contribuenti soggetti ai controlli saranno:

  • contribuenti con un volume d’affari superiore a 100 milioni euro
  • contribuenti con volume d’affari compreso tra 5.164.569 e 100 milioni euro
  • contribuenti con volume d’affari fino a 5.164.568 euro.
Aumenta anche la differenza tra consumi e redditi dichiarati, che non è automaticamente indice di evasione fiscale ma il fatto tale divario non sia diminuito negli ultimi 10 anni, fa pensare. Il divario risulta essere più grande nelle regioni meridionali, soprattutto Calabria dove i consumi sono risultati essere del 46 per cento più elevati rispetto ai redditi dichiarati e  in Sicilia del 40 per cento.

 

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