Sempre più in crisi il settore immobiliare in Italia. Secondo il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia, relativo agli ultimi tre mesi del 2012 al quale hanno partecipato 1.515 agenzie, il settore delle case italiano è in perenne discesa. Sono stati presi in considerazione dati sulle compravendite, canoni d’affitto e sulle prospettive del settore.
Secondo circa l’80 per cento degli intervistati, sono aumentati gli appartamenti in giacenza e diminuiti gli incarichi a vendere e ciò nonostante si è verificato un ulteriore calo dei prezzi. Il costo delle case è diminuito in pratica lungo tutta l’Italia, a eccezione del Nord-Est, dove hanno mantenuto prezzi stabili. Non aiuta di certo il fatto che le tasse sugli immobili sono più alte in Italia: nel 2009 la pressione fiscale sugli immobili era all’1,45 per cento contro l’1,26 per cento di quella Eurozona-Ocse.
Ciò che preoccupa maggiormente è la forbice sempre più ampia tra le offerte degli acquirenti da quello che si aspettano i venditori e giungere a un accordo tra le due parti è diventato molto difficoltoso, con automatico allungamento dei tempi per la chiusura di una trattativa: 8,5 mesi.
Diminuiscono sia il numero di persone che acquistano la casa con l’aiuto di un mutuo e il rapporto tra l’entità del prestito e il valore dell’immobile, raggiungendo il minimo riscontrato dal 2009 ma in generale le compravendite di immobili sono in forte calo, e rispetto al 2011 c’è stato un calo del -30,6 per cento.
Ma oltre alle vendite, cala anche il numero dei canoni d’affitto, andando a colpire un settore che negli anni scorsi si era mantenuto in una media positiva. Ovviamente gli operatori del settore soffrono sempre di più questa situaazione anche se si è tornati a vedere, nell’arco di tempo dei prossimi due anni, un’inversione di tendenza e quindi un miglioramento del mercato