I decessi, che stavano per essere archiviati come morti naturali a causa di infarto, complicazioni cliniche o incidenti domestici, sarebbero stati compiuti dalla mano di un solo criminale nell’arco di dieci mesi.
Secondo il team della squadra speciale diretta da Vittorio Rizzi, tra le dieci morti ci sarebbero molte similitudini che riguardano le dinamiche, il luogo e l’età. Le persone decedute infatti, sono tutte persone molto anziane sui cui corpi non c’erano segni di violenza che facessero pensare immediatamente ad un omicidio.
Secondo diverse fonti, probabilmente il killer si muoveva in ambito sanitario, in quanto molte delle morti sospette sono avvenute proprio in strutture sanitarie.
Gli investigatori hanno utilizzato per le indagini tutti gli strumenti a loro disposizione compresi gli esami del DNA e conoscono già l’identità del sospettato che ormai non avrebbe più alcuna via di fuga.
Lorena Giacomazzo
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