Rivalutazione pensioni dal 1° gennaio

Le pensioni sono cambiate dal 1 gennaio 2013, e sono state oggetto di una circolare Inps (la n. 149 del 28 dicembre scorso) e le novità riguardanti le rivalutazioni delle pensioni stesse, che prevedono gli aumenti del 3 per cento per adeguare le pensioni al costo della vita anche se questa rivalutazione non sarà applicabile per gli assegni superiori tre volte la soglia minima. Le rivalutazioni riguardano sei milioni di pensionati.

La pensione minima è aumentata da 481 euro a 495 euro, quelle di 1000 euro arrivano a 1025 euro circa, ma sommando le perdite per rivalutazione del 2012 e 2013 ogni pensionato perderà in media 1135 euro.

Quindi le pensioni salgono del 3% (quelle di importo fino a 1.443), mentre non verranno aumentate le pensioni di importo superiore a 1.486,29 euro. Rivalutazione anche in favore di invalidi civili, ciechi e sordomuti. Dunque dal 1 gennaio 2013, ci sarà l’aumento del 3 per cento per pensioni fino a 1443,00 euro, un  aumento fino al raggiungimento del limite massimo della fascia per le pensioni di importo compreso tra 1433,00 e fino a euro 1.486,29 euro, e  nessun aumento per le pensioni di importo superiore a 1.486,29 euro.

Il calcolo dell’aumento di rivalutazione viene effettuato sull’importo complessivo ottenuto cumulando tutti i trattamenti erogati dall’Inps e dagli altri Enti, mentre per le pensioni erogate dalle gestioni ex Inpdap, per procedere all’individuazione della fascia d’importo viene considerato il trattamento pensionistico complessivo, comprensivo dell’indennità integrativa speciale, in pagamento al 31 dicembre 2012..

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