Ormai sulla bocca di tutti gli italiani, il redditometro è sicuramente lo strumento più discusso dai contribuenti. L’ultima novità in tema, è la dichiarazione di Attilio Befera, il quale afferma che “l’onere della prova nei controlli fiscali derivanti dal nuovo redditometro è a carico del Fisco e non del contribuente”, difendendo in ogni modo questo strumento di lotta all’evasione fiscale.
Come si sa, sono cento voci di spesa del redditometro e ogni spesa sarà sotto controllo; se lo scostamento è superiore di 12 mila euro, scattano i controlli, il che equivale praticamente a una franchigia di 1000 euro al mese di differenza tra quanto dichiarato e quanto speso. Befera ha aggiunto più volte che il redditometro “dovrà spaventare solo chi davvero è evasore e che non verranno fatti controlli di massa”.
Obiettivo è selezionare tra i 35 e i 40 mila soggetti non congrui, aggiungendo che non esisterà un onere della prova a carico del contribuente, poiché tutto deve essere risolto in sede di contraddittorio; inoltre la buona fede del contribuente potrà avvenire anche su determinati riscontri oggettivi. Sul piede di guerra anche i veterinari, perchè tra tutte le voci del redditometro ci sono le spese veterinarie e se si considera che il 42 per cento delle famiglie ha un animaledomestico, si può capire il timore di tutti coloro che dovranno dichiarare anche queste spese. Ma anche le vendite dei beni di lusso su internet aumentano a vista d’occhio, chiaramente per sfuggire a eventuali problemi durante i controlli, mentre le prenotazioni per i viaggi costosi stanno crollando.
Nel frattempo, Silvio Berlsuconi ha promesso l’abolizione o modifica del redditometro, oltre allo stimolo per le imprese diassumere senza il peso di contributi e imposte e l’aumento a 5mila euro dei pagamenti in contanti’.