Una truffa architettata ai danni dell’INPS, l’istituto di previdenza sociale che già fa acqua da tutte le parti. Si tratta dei migranti e della loro pensione sociale. Non una situazione generalizzata ovviamente, di quelle di cui la politica e in particolare l’opposizione, si riempiono la bocca, ma di una situazione particolare. Ecco il racconto.
La Guardia di Finanza di Bari ha dovuto denunciare 174 stranieri che nonostante siano tornati nei loro Paesi, continuavano ad incassare l’assegno sociale. Migranti di diverse nazionalità che hanno comunque dichiarato di essere residenti in Italia, anche se poi risiedevano a casa loro. Con questo piccolo stratagemma hanno continuato a riscuotere dall’INPS la pensione sociale. Su quella che si configura come una vera truffa, hanno indagato le fiamme gialle baresi arrivando alla denuncia puntuale di ben 174 persone. Tutte con più di 65 anni. Giornalettismo, facendo riferimento ad un comunicato Ansa, spiega il valore della truffa:
Gli stranieri avrebbero continuato a beneficiare di pensioni sociali da circa 450 euro al mese per un importo totale di 5,6 milioni di euro. Le 174 persone denunciate sono tutte ‘over 65′. L’operazione è stata denominata ‘Eldorado’ ed è stata condotta dai militari del Gruppo Pronto Impiego Bari e della Tenenza di Altamura della Guardia di Finanza. A quanto emerso tutte le persone coinvolte si servivano di congiunti in Italia per incassare l’assegno sociale. Le residenze dei migranti risultavano essere in particolare nei comuni di Bari, Barletta, Andria e Trani. Le indagini sono state coordinate dalle Procure di Bari e di Trani. Ad esse hanno anche partecipato funzionari delle direzioni provinciali Inps di Bari e di Andria.
Qual è l’entità della pensione sociale? Per avere un’idea del giro di euro dietro la truffa – come spiega l’INPS – diremo che:
La misura massima dell’assegno è pari a 448,07 euro per 13 mensilità e per l’anno 2016 il limite di reddito è pari ad 5.824,91 euro annui e 11.649,82 euro, se coniugato.