Se la disoccupazione cambia dal 2013, arrivano dei dati Istat alquanto preoccupanti per tutti i laureati. Incredibilmente sono soprattutto coloro che riescono ad acciuffare l’importante “pezzo di carta”, con la carica quindi di dottore, a ritrovarsi sempre più senza lavoro.
E’ in forte aumento il numero di laureati disoccupati nel nostro Paese, un problema che si è acuito durante il 2012 e che non sembra poter migliorare in questo nuovo anno. Se Silvio Berlusconi impone niente tasse per chi assume, un modo per provare ad eliminare il problema incombente della disoccupazione, bisogna anche dire che questo trend di laureati sempre più disoccupati è dato anche dal maggior numero di giovani che riescono ad uscire con la laurea dai vari atenei.
C’è quindi una sorta di sovraffollamento di laureati, una situazione alquanto paradossale, visto che dovrebbe invece far non poco onore al nostro Paese, sempre più ricco di specialisti e dottori. Invece sono proprio i laureati a patire maggiormente la crisi della disoccupazione. Il problema è che nella maggior parte dei casi vige un totale scoramento che porta tali dottori a non cercare nemmeno più lavoro. Si tratta quindi di un vero boom di laureati sempre più disoccupati e la percentuale maggiore è da ricondurre come sempre al Mezzogiorno.
Al sud ben il 40% dei laureati è praticamente disoccupato ed è anche per questo che molti giovani cercano la fortuna all’estero, dove chi ha delle competenze specifiche viene valorizzato e non portato sempre più allo sconforto totale. Incredibilmetne quindi in Italia sono molto di più i disoccupati laureati, chi invece ha una licenza media o superiore riesce più facilmente a trovare lavoro.