Continuano i dati di disoccupazione record tra i giovani nel 2012. Situazione ancor più grave nel primo trimestre del 2012, con dati Istat che mostrano il periodo nero per il lavoro giovanile. Si è arrivati addirittura al 35,9% dei disoccupati rientranti nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni. E’ il dato più elevato che si registra dal 1993.
Situazione quindi a dir poco tragica e con l’andar del tempo il futuro sembra essere ancora più nero per i giovani italiani. Le opportunità lavorative sembrano essere praticamente nulle, ancor di più se si spera in un contratto a tempo indeterminato. Fa paura soprattutto il dato di disoccupazione femminile nel Sud Italia, qui circa il 51, 8 % delle donne non ha lavoro.
Cosa ancor più sconcertante è che nel primo trimeste del 2012 il numero degli occupati è diminuito di ben 81 mila unità. In aumento è l’occupazione italiana più adulta a discapito proprio di quella giovanile, tra i 15 e 34 anni gli occupati sono solo del 42,7 % in netto calo quindi rispetto al 2011. C’è invece un leggero aumento degli occupati a tempo parziale, si arriva quasi al 10% rispetto all’anno precedente, ovviamente si tratta di lavori che non permettono un futuro solido, ma un’occupazione sporadica.
L’Italia è sempre più il paese dei giovani disoccupati, dati fortemente preoccupanti che continuano a penalizzare chi deve in realtà costruire proprio un futuro migliore per questo Paese. L’Italia sembra essere quindi un vero e proprio paese di vecchi e purtroppo finché non cambierà tale mentalità difficilmente i giovani riusciranno ad avere un futuro migliore e saranno costretti ad emigrare per trovare lavori più sicuri.