Dal 2013 entra in scena l’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione, come nuova indennità di disoccupazione. La cassa integrazione ordinaria non subirà modifiche, mentre la cassa integrazione straordinaria, la Cigs, subirà delle modifiche. La più importante è che al posto della cassa integrazione straordinaria e solo per aziende con più di 15 dipendenti verrà istituito un Fondo di solidarietà.
La Cigs è una prestazione economica erogata dall’Inps per integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori al fine di fronteggiare gravi situazioni di eccedenza occupazionale che potrebbero portare a licenziamenti di massa, la quale non spetta però a dirigenti, apprendisti, lavoratori a domicilio, autisti alle dipendenze del titolare di impresa.
La Cigs entrerà a pieno regime nelle imprese commerciali con più di 50 dipendenti, nelle agenzie di viaggio e turismo, nelle imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti, nelle imprese del trasporto aereo ed infine nelle imprese del sistema aeroportuale, ed anche i licenziati dopo un periodo di prova potranno godere della cassa integrazione.
La cassa integrazione straordinaria verrà però soppressa, dal 1° gennaio 2016, in caso di fallimento dell’impresa, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria, omologazione del concordato preventivo con cessione dei beni e nelle ipotesi di aziende sottoposte a sequestro o confisca.
Per le aziende con più di 15 dipendenti, verrà istituito presso l’Inps un Fondo di solidarietà, che ha lo scopo di assicurare ai lavoratori una tutela in costanza di rapporto di lavoro, nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa. La percentuale di contribuzione per finanziare il Fondo di solidarietà sarà ripartita con 2/3 a carico del datore di lavoro e 1/3 a carico del lavoratore.
Ma per l’attuazione della nuova flexicurity mancano ancora alcuni tasselli, a partire dalla costituzione dei fondi di solidarietà bilaterali, obbligatori per estendere la cassa integrazione ai settori finora scoperti.