Se la dichiarazione IMU è stata spostata al 1 febbraio 2013, questa tassa sulla casa rischia di creare un nuovo caos per alcuni sconticini previsti per la Chiesa. Il governo infatti sta per mettere in atto un cambiamento sulla dichiarazione dei redditi per quel che riguarda il mondo ecclesiastico.
In poche parole l’IMU sarà più leggera per la Chiesa se gli enti no profit cambiando semplicemente il loro statuto entro dicembre. In poche parole IMU più leggero per la Chiesa, una situazione che potrebbe però creare non pochi problemi con Bruxelles, visto che l’Europa potrebbe multare l’Italia per gli aiuti di Stati illegali, in questo modo potrebbe esserci un danno di circa 3 miliardi di euro.
Gli sconti sull’IMU riguardano in modo particolare se nello statuto dell’ente no profit c’è il divieto di distribuire utili oppure se si reinvestono solo a scopi di solidarietà; quando c’è l’obbligo di devolvere il patrimonio ad un altro ente no profit se quello precedente si è sciolto; cliniche e ospedali sono fuori dall’Imu se accreditate o convenzionate con Stato ed enti locali; scuole o vari convitti sono esentati dal pagare l’IMU se l’attività è paritaria e non si discriminano gli alunni; per le strutture definitive ricettive socialmente. Questi sono solo alcuni punti che impedirebbero alla Chiesa di pagare l’IMU.
Uno sconto che però sicuramente desterà non poche polemiche tra i cittadini italiani che sono alle prese con gli aumenti dell’autunno 2012 tra cui c’è proprio l’IMU. Questa situazione potrebbe addirittura non poco penalizzare l’Italia in campo europeo, per il momento però non è stato ancora approvato tale cambiamento.