Nel 2010 i gruppi di impresa in Italia erano oltre 82 mila, e davano lavoro a oltre 5,6 milioni di addetti. Rispetto al 2009 il numero dei gruppi è aumentato del 2,6 per cento, ma gli addetti coinvolti diminuiscono dello 0,9 per cento. Lo afferma l’Istat tramite un’indagine.
Le imprese che avevano sotto contratto tra i 100 e i 499 addetti è quella che ha registrato la maggior riduzione del numero di gruppi (-2,6 per cento) e dei relativi addetti, mentre la crescita maggiore sia in termini di numero di gruppi sia in termini di addetti si concentra nella classe dimensionale piu’ piccola, vale a dire quella che ha al massimo 19 addetti.
Il peso dei gruppi di impresa in termini di occupati sale al 55,4 per cento se calcolato rispetto alle sole societa’ di capitali. A livello italiano ci sono pochi gruppi di impresa di grandi dimensioni con rilevante peso economico mentre il numero dei gruppi di piccola e piccolissima dimensione è molto elevato. In parole povere, i gruppi più grandi sono pochi, ma occupano oltre tre milioni di addetti
Il 76 per cento infattti dei gruppi di impresa ha una struttura elementare (1-2 imprese attive) mentre le strutture piu’ articolate con piu’ di 10 imprese residenti sono la minoranza, ma rivestono un ruolo decisivo dal punto di vista dell’occupazione.
La dimensione media delle imprese appartenenti a gruppi è di 30,7 addetti contro una dimensione media per il totale delle imprese attive pari a 3,9, e in media ci sono 25,2 addetti per strutture con una sola impresa e 328,2 addetti per i gruppi con più di 50 imprese.
In termini occupazionali la presenza più rilevante di societa’ è nel settore dell’intermediazione monetaria e finanziaria, con una incidenza maggiore per le società che hanno sede nel Centro (91,4%) e nel Nord Ovest (90,4%), seguita dal settore dell’Industria (55,5%) con prevalenza di quelle con vertice nel Nord Ovest e nel Nord Est e Altri Servizi (52,8%).