In tutto otto le condanne. Tra i condannati ci sono: Vincenzo Piso, ex vicepresidente comunale, Niccolò Accame, ex portavoce di Storace; Mirko Maceri, ex direttore tecnico di Laziomatica; Pierpaolo Pasqua, investigatore privato; Tiziana Perraca, e Nicola Santoro, persone vicine allo staff dell’ex governatore e infine l’avvocato Romolo Reboa. Unico assolto Daniele Caliciotti.
I reati contestati ai vari imputati risalgono al marzo 2005, in occasione delle elezioni regionali, periodo in cui, secondo l’accusa, sarebbe stato effettuato un accesso abusivo al sistema informatizzato dell’anagrafe del Comune di Roma al fine di ottenere l’esclusione della lista Alternativa Sociale, capeggiata da Alessandra Mussolini, dalle elezioni regionali tramite la sottoscrizione di firme false.
Il giudice ha anche stabilito il risarcimento dei danni in sede civile nei confronti di Alessandra Mussolini, in qualità di capofila della lista Alternativa Sociale e di Laziomatica, attualmente chiamata Lait, società che gestiva nel 2005 il sistema informatico del Comune di Roma.
Lorena Giacomazzo