Commercialisti e consulenti del lavoro si sono ritrovati per valutare l’impatto della riforma del lavoro 2012 sul settore edilizio abruzzese. L’iniziativa organizzata a Pescara da Edilcassa Abruzzo, è servita per familiarizzare con i nuovi strumenti contrattuali e normativi, oltre che per migliorare i rapporti tra impresa e lavoro.
A causa della crisi attualmente in Italia ci sono quattro milioni di lavoratori precari e l’andamento sembra peggiorare di anno in anno. La ricerca si basa sui dati Istat riferiti al primo semestre di ogni anno.
I contratti a tempo determinato e part-time obbligati sono cresciuti del +214 per cento; nello stesso periodo è calata anche l’occupazione, passata da 23 milioni 376 mila a 22 milioni 919 mila, diminuendo di 45 mila unità, nonostante il numero delle persone in età di lavoro sia aumentata di circa 500 mila unità e l’attuazione del decreto sviluppo e rilancio dell’economia.
Alla presenza del responsabile di Cna Costruzioni Abruzzo, Federico Scardecchia, del direttore dell‘Api di Pescara, Ernesto Petricca, del giuslavorista Valerio Speziale e di Antonio Saccone, funzionario della Direzione Provinciale del lavoro di Pescara, è stato trattato il tema del contratto di lavoro.
Le imprese edili abruzzesi risentono ancora della crisi e questo si ripercuote sul mercato occupazionale, con il blocco delle assunzioni e la necessità di ridurre l’organico, tuttavia i dati sono incoraggianti.
“In questo rinnovato scenario normativo, in cui pure le imprese del settore edile si dibattono in una grave difficoltà, spiccano i dati positivi legati all’attivita’ dell’ente: dalle 1.481 imprese iscritte nel 2009 alle 1.801 del 2011; dai 6mila 564 lavoratori iscritti nello stesso anno agli 8mila 168 di due anni dopo; dagli oltre 44 milioni e mezzo di massa salariale gestita nel 2008 a una somma che sfiora i 51 milioni di euro nel 2011”, ha dichiarato il presidente regionale dell’Edilcassa Abruzzo, Dino Gavioli.