L’articolo 11 del Decreto Salva Italia impone agli istituti bancari e agli istituti finanziari di comunicare attraverso flussi telematici di informazioni, tutti i dati relativi ai conti correnti dei propri clienti. Continua dunque senza sosta l’attività di ispezione da parte del Governo nelle tasche degli italiani. Da quest’anno parte anche il controllo dei conti correnti tramite una sezione dell’Anagrafe tributaria di un super archivio dei conti correnti, che si aggiunge alla nuova tassa sui conti corrente e depositi bancari.
Il decreto legge n. 201/11 convertito in legge n. 214/2011, prevede il controllo dei conti correnti, postali e bancari degli italiani in modo tale da stilare una lista di grandi evasori e saranno proprio gli operatori finanziari a comunicare i movimenti fiscali (saldi iniziali e finali di periodo), ma anche la frequenza degli accessi alle cassette di sicurezza. Il tutto sarà conservato al massimo per sei anni.
Ma quando avranno inizio questi controlli? Dopo diversi rinvii per la mancanza dell’ok definitivo dell’Autorità garante alla protezione dei dati personali, si pensa che questo nuovo strumento di lotta all’evasione fiscale partirà entro i prossimi tre-quattro mesi e riguarderà i dati del 2011.
Il conto corrente mostrerà dunque le abitutini di spesa del contribuente, e sotto la lente d’ingrandimento finiranno le carte di pagamento associate ma anche le carte prepagate, il tutto per ridurre la circolazione di denaro contante: ad esempio il versamento di stipendi e pensioni sul conto corrente o su carte prepagate.
I nomi dei potenziali evasori saranno contenuti in speciali liste ma le indagini bancarie potranno partire solo con l’ok del direttore centrale dell’accertamento dell’Agenzia delle entrate o del direttore regionale della stessa.