Comunicazione beni ai soci rinviata al 15 ottobre

L’Agenzie delle Entrate ha riferito che la comunicazione dei beni ai soci –  introdotta per contrastare il fenomeno dell’intestazione fittizia dei beni ad un’impresa che poi vengono usati anche a titolo personale da parte dei soci o familiari- è slittata al 15 ottobre 2013. L’obiettivo primario è quello di recuperare base imponibile non dichiarata attraverso l’individuazione degli effettivi intestatari di determinati beni.

All’inizio, era stato deciso di prorogare tale dichiarazione al 2 aprile 2013 (non solo per il 2011, anno di prima applicazione della norma, ma anche per il 2012) e ora è stata posticipata nuovamente e quindi l’imprenditore che deve trasmettere la comunicazione, ha ancora a disposizione diversi mesi per adempiere a tale obbligo. Il motivo dello slittamento è stato causato dalle difficoltà attuative e dalla assoluta novità della norma.

Ma l’Agenzia delle entrate vuole anche valutare alcune proposte di semplificazione avanzate dalle associazioni di categoria, relative soprattutto alle modalità di trasmissione e quindi si è deciso per il rinvio del termine in modo tale da favorire un confronto con le associazioni di categoria.  «C’è un’ esigenza di valutazione, da parte dell’Agenzia, delle proposte di semplificazione avanzate dalle associazioni di categoria che riguardano la tipologia delle informazioni da comunicare e le relative modalità di trasmissione. Il rinvio del termine – si legge ancora nel provvedimento – è, pertanto, funzionale alla definizione del confronto in atto con le associazioni di categoria» 

Un autoveicolo intestato ad una società è soggetto a specifiche conseguenze fiscali, in termini di deducibilità dei costi. L’utilizzatore dal canto suo è soggetto alla formazione di un reddito derivante dall’utilizzo.

Inoltre, ordini professionali e associazioni imprenditoriali, chiedono l’esenzione dalla comunicazione dei dati sui beni in godimento a soci e familiari qualora non si verifichino per questi soggetti effetti rilevanti ai fini fiscali.
Quindi, l’imprenditore individuale che utilizza l’auto aziendale anche nel privato non sarebbe obbligato alla dichiarazione qualora i costi indeducibili fossero superiori al fringe benefit.

 

 

Lascia un commento