Il terremoto al nord Italia di qualche mese fa ha sicuramente dimostrato come ormai la nostra terra sia costantemente in trasformazione. Non si può fare ancora molto contro i terremoti, il cambiamento della natura insomma non si può di certo fermare, ma ci possono essere dei segni premonitori che possono aiutare a prevedere i terremoti.
Attenzione però perché stando all’INGV terremoti in tempo reale, la grande organizzazione che si occupa di controllare questi eventi geofisici sul nostro territorio, come prevedere i terremoti non è ancora possibile. Si può però analizzare qualche segnale precedente all’arrivo del terremoto che la natura propone.
Stando ad alcuni studi effettuati dall’INGV, soprattutto nelle zone dell’Emilia Romagna dove è avvenuto l’ultimo terremoto, vi sono stati alcuni fenomeni davvero particolari che potevano far capire qualcosa in più sui terremoti. Innanzitutto si è notato come il terreno, subito dopo la prima scossa, sia diventato improvvisamente infuocato con una grande emissione di gas metano. Nei giorni però precedenti al terremoto c’è stata un’incredibile moria di pesci e soprattutto fughe da parte di alcuni animali. Alcuni contadini hanno visto ad esempio le loro galline non produrre più uova, altri animali si sono dati alla fuga, mentre molti pesci sono morti.
Come prevedere un terremoto è quindi ancora fantascienza, c’è la necessità insomma di studiare al meglio tutti questi fenomeni per capire se ci sia realmente un nesso tra tali segnali e l’arrivo poi di un terremoto. Con alcuni studi più approfonditi è anche probabile che in futuro si riescano a prevedere i terremoti e ad evacuare le varie zone prima dell’avvenuto disastro, ma tutto al momento è piuttosto relativo.