I lavori definiti “occasionali” caratterizzati dalla breve durata e dalla discontinuità in molti casi non erano regolati da alcuna forma di contratto tra le parti e quindi non tutelati né dal punto di vista assicurativo né dal punto di vista previdenziale. A maggiore tutela dei lavoratori, di recente l’Inps ha istituito la banca dati dei buoni lavoro, composta da due sezioni: la prima contiene informazioni sulla vendita dei buoni lavoro, la seconda offre invece altri dati sui lavoratori prestatori di lavoro accessorio.
Da qualche anno però è stato introdotto il sistema dei buoni lavoro, cosiddetti “voucher”, un sistema di pagamento che può essere utilizzato in tutte quelle forme di lavoro, occasionale e discontinuo, non regolamentate da un contratto di lavoro.
Un voucher ha un valore di 10 euro, di cui 7,50 euro costituiscono il compenso ricevuto dal lavoratore, mentre i 2 euro e 50 cents vengono in parte versati all’Inps come contributo per il lavoratore e in parte all’Inail come assicurazione contro gli infortuni
I buoni lavoro sono acquistabili presso le Poste, sul sito Inps ma anche presso i tabaccai abilitati.
Il datore di lavoro può acquistare i voucher presentando al tabaccaio abilitato la propria Tessera Sanitaria oppure il tesserino del codice fiscale, versando la commissione di 1 euro. Da ricordare che l’acquisto dei buoni lavoro è limitato a 5 mila euro all’anno.
Prima di iniziare la prestazione di lavoro occasionale, spetta al committente comunicare:
– il proprio codice fiscale
-tipologia di committente/tipologia di attività,
– dati del prestatore,
– luogo di lavoro,
– la data d’inizio e fine della prestazione.
Possono essere retribuiti con i voucher non più solo i ragazzi con meno di 25 anni e non meno di 16, ma anche lavoratori part-time, pensionati, cassaintegrati, lavoratori extracomunitari, inoccupati, disoccupati.
Se il committente acquista i buoni e non li utilizza può richiedere il rimborso dei voucher non utilizzati, consegnandoli alla tabaccheria, ottenendo il rimborso in contanti. Il rimborso è pari a 9,50 euro per ogni 10 euro di rimborso del voucher Inps richiesti, ma la richiesta di rimborso deve essere fatta entro un anno dalla data in cui sono stati emessi i buoni lavoro.