Brutte notizie per chi utilizza spesso l’aereo per motivi di lavoro ma non solo: prima la Regione Lombardia, e adesso con la Finanziaria 2013 anche la Regione Lazio hanno approvato l’Iresa, l’Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili, una tassa nata con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento acustico.
L’Iresa è una tassa di scopo con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento acustico, ma è probabile che si trasformi in una “tassa sul viaggio”, dal momento che le compagnie aeree faranno scontare ai viaggiatori il sovrapprezzo sul costo dei biglietti aerei.
Di conseguenza, diverse compagnie aumenteranno il prezzo dei biglietti aerei e Luca Patanè, presidente di Federviaggio che all’Ansa ha descritto questa novità come un “affondo per le compagnie aeree e un ulteriore danno per tutto il turismo”.
“L’Iresa – continua Patanè – ha il triplice effetto negativo di far perdere competitività a tutto il settore dei viaggi e dei trasporti italiani nei confronti degli altri scali europei, far perdere posti di lavoro a causa della perdita di competitività e dell’aumento dei costi per le compagnie aeree e colpire particolarmente il lungo raggio e quindi le connessioni intercontinentali di cui l’Italia ha più bisogno”.
E’ stato calcolato che in media le compagnie aeree che operano negli scali di Roma caricheranno sul biglietto circa 5 euro per passeggero per i viaggi nel medio raggio e circa 2 euro per gli spostamenti a breve raggio. L’aumento sui biglietti si aggiunge alla sovrattassa introdotta dal precedente Governo per agevolare il gestore aeroportuale.