Secondo un recente studio dell’Ocse gli italiani sono uno dei popoli più ignoranti del mondo. Soprattutto gli adulti, le persone non più in età scolare che hanno un livello molto basso di preparazione rispetto ai loro coetanei degli altri paesi. I più preparati, secondo l’Ocse, sono i giapponesi.
Lo studio effettuato si chiama PIAAC (Programma per la valutazione delle competenze degli adulti) ed a lo scopo di raggiungere una conoscenza più approfondita del livello di alcune competenze di base – literacy, la capacità di lettura e di scrittura, numeracy, la capacità di calcolo, e la capacità di risolvere problemi in ambienti ad alto contenuto tecnologico – e dell’influenza che i diversi livelli acquisti hanno nella vita quotidiana e professionale degli adulti.
In base alle analisi dell’Ocse, ha preso in esame 157.000 adulti di età compresa fra i 16 e i 65 anni in 24 paesi, gli italiani hanno livelli molto bassi per tutte e tre le competenze, molto al di sotto della media europea.
La percentuale di italiani adulti tra i 16 e i 65 anni che hanno un basso livello di competenza in lettura è del 27,7%, contro una media Ocse del 15,5% e la percentuale record del 4,9% del Giappone. Per quanto riguarda la numeracy, le proporzioni sono più o meno le stesse: in Italia il 31,7% della popolazione adulta è in grado di fare solo calcoli elementari, mentre la media Ocse è del 19% e quella giapponese dell‘8,2%.
Infine, il 10% degli italiani non possiede adeguate competenze informatiche. Al contrario, in Finlandia l’8,8% della popolazione adulta eccelle in questo campo.