Secondo i dati diffusi ieri sera da altre ong, il bilancio degli scontri era di 27 morti. Secondo gli attivisti di Ondu, invece, 27 persone sono state uccise nella capitale Damasco e nei suoi sobborghi. Le altre vittime sono state a Homs, a Idlib, nel nord, e a Daraa, la città della Siria meridionale simbolo della rivolta contro al-Assad.
Secondo l’agenzia d’informazione ufficiale “Sana”, invece, 12 tra civili e agenti di sicurezza sarebbero morti per opera di bande armate che “hanno aperto il fuoco contro alcune radunate dopo la preghiera del venerdì”.
Serena Marotta
(16 luglio 2011)