Era stato annunciato che i tre sarebbero rientrati con il Falcon dell’Aeronautica assieme al sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto. La notizia che i volontari avrebbero rifiutato di rientrare con un volo di Stato è stata subito smentita da Rossella Miccio del direttivo di Emergency, che afferma si è trattato di un equivoco.
Della questione rientro, resa non facile dai noti problemi meteorologici, se ne sta occupando l’inviato della Farnesina, Massimo Iannucci, cercando di praticare tutte le vie possibili: “per il momento sembra si faccia prima con un volo commerciale sul quale anche io viaggerò insieme a loro”.
I tre volontari di Emergency hanno passato serenamente la scorsa notte in casa di alcuni amici secondo quanto riferito dall’inviato della Farnesina; secondo fonti vicine all’ospedale questa mattina hanno incontrato gli altri operatori che si sono battuti per la loro liberazione e il Consigliere nazionale per la sicurezza del presidente Karzai, Rangin Spanta.
Si è finalmente conclusa per i tre la settimana da incubo trascorsa in isolamento nelle celle della Direzione nazionale della sicurezza; il medico, l’infermiere e l’operatore di logistica arrestati la settimana scorsa sono usciti dignitosamente da questa situazione con la magistratura di Kabul che ne ha ammesso la non colpevolezza.