Proseguono in queste ore i raid aerei condotti dalle forze della coalizione internazionale. È il quarto giorno della missione “Odyssey Dawn” in Libia. La scorsa notte sono state bombardate installazioni radar e due basi di difesa contraerea ad est di Bengasi. E non solo. Gli aerei occidentali ieri hanno colpito anche installazioni militari a Sabah. Intanto, questa mattina, un caccia F-15 Eagle dell’aviazione militare statunitense è precipitato durante un raid in Libia. I due piloti che erano a bordo sono salvi. Secondo quanto riferito, il caccia “non è precipitato in seguito ad un’azione ostile ma per un guasto”.
Top secret le destinazioni dei sei tornado e dei quattro F16 italiani che oggi sono decollati dalla base dell’Aeronautica militare di Trapani Birgi, dove ha sede il 37°stormo. Una decisione arrivata da Roma dopo l’intervista rilasciata ieri dal maggiore Nicola Scolari che avrebbe rivelato nei particolari la prima missione compiuta domenica sera. Il pilota, secondo quanto riportano le agenzie, dovrebbe rientrare alla base di Piacenza. Una notizia che non è stata né confermata e né smentita dal Ministero della Difesa ma che proverrebbe da fonti “certe”, interne allo Stato Maggiore dell’Aeronautica. In merito alle dichiarazioni rilasciate dal pilota il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha detto: “Le affermazioni del pilota corrispondono a verità. Ho dato disposizione che notizie di questo genere rimangano in futuro riservate”.
Intanto, nelle ore in cui gli aerei della coalizione occidentale bombardavano alcuni obiettivi del regime, a Tobruk, si è tenuto un incontro tra i leader degli insorti e alcuni rappresentanti delle Nazioni Unite per discutere della situazione umanitaria nella zona del paese sotto il loro controllo. Nel frattempo “Motasem Gheddafi, figlio del colonnello Muammar Gheddafi, è ritornato di recente in Libia dopo un viaggio in Algeria. Si ritiene che la sua visita in Algeria sia stata organizzata per preparare una fuga della famiglia Gheddafi verso quel Paese”. Lo scrive il sito dell’opposizione libica “al-Manara”.
Serena Marotta
Top secret le destinazioni dei sei tornado e dei quattro F16 italiani che oggi sono decollati dalla base dell’Aeronautica militare di Trapani Birgi, dove ha sede il 37°stormo. Una decisione arrivata da Roma dopo l’intervista rilasciata ieri dal maggiore Nicola Scolari che avrebbe rivelato nei particolari la prima missione compiuta domenica sera. Il pilota, secondo quanto riportano le agenzie, dovrebbe rientrare alla base di Piacenza. Una notizia che non è stata né confermata e né smentita dal Ministero della Difesa ma che proverrebbe da fonti “certe”, interne allo Stato Maggiore dell’Aeronautica. In merito alle dichiarazioni rilasciate dal pilota il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha detto: “Le affermazioni del pilota corrispondono a verità. Ho dato disposizione che notizie di questo genere rimangano in futuro riservate”.
Intanto, nelle ore in cui gli aerei della coalizione occidentale bombardavano alcuni obiettivi del regime, a Tobruk, si è tenuto un incontro tra i leader degli insorti e alcuni rappresentanti delle Nazioni Unite per discutere della situazione umanitaria nella zona del paese sotto il loro controllo. Nel frattempo “Motasem Gheddafi, figlio del colonnello Muammar Gheddafi, è ritornato di recente in Libia dopo un viaggio in Algeria. Si ritiene che la sua visita in Algeria sia stata organizzata per preparare una fuga della famiglia Gheddafi verso quel Paese”. Lo scrive il sito dell’opposizione libica “al-Manara”.
Serena Marotta