“Per molte donne la violenza è pane quotidiano, aiutaci ad aiutarti”. È la scritta riportata sui sacchetti, che distribuiranno oggi i panifici del vicentino in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Sono 20 mila i sacchetti distribuiti in questi giorni dal Comune di Thiene che, oltre alla scritta, riportano recapiti telefonici e mail ai quali le donne vittime di violenza possono rivolgersi. L’iniziativa è degli Sportelli Donna di Schio e Malo e del Comune di Thiene, che fanno parte del “Coordinamento contro la violenza domestica e il maltrattamento”.
L’Assemblea Generale dell’ONU ha scelto la data del 25 novembre per sensibilizzare la popolazione al problema della violenza sulle donne, giorno in cui nel 1960 avvenne l’assassinio delle tre sorelle Mirabal sotto il regime di Rafael Leónidas Trujillo, dittatore della Repubblica Dominicana.
Dall’Italia alla Francia con “tutte in gonna”. A sbuffo, a pieghe, mini o lunga, ogni gonna va bene pur di appoggiare “quante di noi subiscono il solo fatto di essere nate donne”, si legge in un comunicato del noto movimento “Ni putes ni soumises”. Il movimento presieduto da Sihem Habchi vuole promuovere il diritto alla femminilità, ricordando che la Francia è teatro di violenze proprio come avviene in certi paesi dell’ Africa o dell’Asia. In Francia (lo stupro è un crimine dal 1980), ogni anno vengono violentate 75.000 donne tra i 18 e i 75 anni. Violenze che, secondo l’Osservatorio nazionale della delinquenza, vengono denunciate solo in minima parte: nel 2009, per esempio, le denunce sono state “solo” 9.824.
Serena Marotta
L’Assemblea Generale dell’ONU ha scelto la data del 25 novembre per sensibilizzare la popolazione al problema della violenza sulle donne, giorno in cui nel 1960 avvenne l’assassinio delle tre sorelle Mirabal sotto il regime di Rafael Leónidas Trujillo, dittatore della Repubblica Dominicana.
Dall’Italia alla Francia con “tutte in gonna”. A sbuffo, a pieghe, mini o lunga, ogni gonna va bene pur di appoggiare “quante di noi subiscono il solo fatto di essere nate donne”, si legge in un comunicato del noto movimento “Ni putes ni soumises”. Il movimento presieduto da Sihem Habchi vuole promuovere il diritto alla femminilità, ricordando che la Francia è teatro di violenze proprio come avviene in certi paesi dell’ Africa o dell’Asia. In Francia (lo stupro è un crimine dal 1980), ogni anno vengono violentate 75.000 donne tra i 18 e i 75 anni. Violenze che, secondo l’Osservatorio nazionale della delinquenza, vengono denunciate solo in minima parte: nel 2009, per esempio, le denunce sono state “solo” 9.824.
Serena Marotta