Mentre aumentano gli sbarchi sulle coste italiane sembrano diminuire i flussi dalla Libia al confine tra Tunisia e Libia. Proprio in questa zona, precisamente a Ras Ejder, verrà allestito il “Campo Italia”.
Il ministro degli esteri Frattini ha spiegato che servirà a dare cure, assistenza e a rimpatriare gli egiziani che si trovano in Libia e si riversano in Tunisia: partiranno aerei per il Cairo e navi verso il porto di Alessandria. Una struttura con lo stesso nome era stata allestita anche quando ci fu il terremoto ad Haiti, ed era costituita da dieci tende della “Croce Rossa”. “Quando le condizioni lo permetteranno manderemo una nave con gli aiuti per l’emergenza in Cirenaica” ha spiegato il ministro mentre le navi per il “Campo Italia” dovrebbero partire tra oggi e domani: l’intervento è stato pianificato con l’Egitto, ma le popolazioni ancora intrappolate in Libia sono diverse.
Ieri un egiziano è morto: era diabetico e non ha ricevuto l’insulina mentre era bloccato nel confine. E poi ci sono disagi come quelli dei cittadini del Bangladesh che, non avendo una rappresentanza diplomatica devono prima arrivare negli emirati arabi per giungere nella loro patria.
In totale sono circa 80000 i profughi nell’area, la maggioranza viene dall’Egitto.
La crisi umanitaria aumenta mentre arrivano notizie di nuovi bombardamenti.
Il ministro degli esteri Frattini ha spiegato che servirà a dare cure, assistenza e a rimpatriare gli egiziani che si trovano in Libia e si riversano in Tunisia: partiranno aerei per il Cairo e navi verso il porto di Alessandria. Una struttura con lo stesso nome era stata allestita anche quando ci fu il terremoto ad Haiti, ed era costituita da dieci tende della “Croce Rossa”. “Quando le condizioni lo permetteranno manderemo una nave con gli aiuti per l’emergenza in Cirenaica” ha spiegato il ministro mentre le navi per il “Campo Italia” dovrebbero partire tra oggi e domani: l’intervento è stato pianificato con l’Egitto, ma le popolazioni ancora intrappolate in Libia sono diverse.
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In totale sono circa 80000 i profughi nell’area, la maggioranza viene dall’Egitto.
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