La Bocca della Verità

La Bocca della Verità è un disco di marmo che dal 1632 si trova murato nel portico della chiesa di Santa Maria in Cosmedin di Roma.

La scultura, secondo gli esperti realizzata intorno I secolo, ha un diametro di 1,80 m e rappresenta un volto maschile con barba e capelli folti che non si sà bene se sia la raffigurazione di un determinato personaggio o piuttosto un’immagine dettata dalla fantasia dello scultore. Nel corso dei secoli, tuttavia, il volto raffigurata è stato attribuito a diversi personaggi tra cui Giove Ammone e il dio Oceano.


Non si conosce bene neanche la funzione originaria di questo disco di marmo, le ipotesi più accreditate parlano di una fontana, di un tombino o ancora di un chiusino.


La Bocca della Verità, tuttavia, durante il Medioevo assunse la funzione di smascheratore di bugie, una funzione che l’ha resa celebre e per la quale ancora oggi è una delle tappe obbligatorie delle miriadi di turisti che si recano ogni anno a Roma e che non perdono occasione per farsi fotografare con la mano nella bocca della scultura.

Pare, infatti, che tale scultura venisse usata per giudicare l’innocenza o la colpevolezza di un imputato: La procedura era semplice, l’imputato era costretto ad introdurre la mano nella bocca della scultura, se riusciva ad estrarla era innocente altrimenti, in caso si colpevolezza, la sua mano veniva troncata. Si ritiene che i giudici, qualora ritenessero l’uomo colpevole, ordinassero il taglio della mano ad una terza persona nascosta dietro la scultura.

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